Ciubbà Beer - Birra Artigianale

Il progetto Ciubbà-Beer del marchio JP2 è l’incontro di tre storie. 

La prima nasce dal desiderio di un gruppo di amici con una passione comune che giunge a maturazione nel periodo della pandemia. Non era un segreto il fatto che già da anni ci si riuniva per sperimentare ricette della storica bevanda per poterla gustare con amici e parenti. L’apprezzamento per le diverse tipologie di birre da noi prodotte ci ha spinti a commercializzare una tipologia scura scegliendo di differenziarci dal mercato più comune delle birre chiare e rosse. 

La seconda storia parte dall’idea dell’operosità locale del V sec. a.C. che si esplica attraverso la produzione di vasellame ritrovato nel nostro territorio e sparso nei musei di tutto il mondo. I decori sul collarino della bottiglia della Ciubbà-Beer sono liberamente ispirati alle ceramiche del Pittore di Pisticci. È un impegno con il territorio quello di localizzare il prodotto evidenziando come la storia antica e la tradizione artistica del posto può essere innovata e divulgata. Le decorazioni di recipienti antichi in terracotta che venivano usati per trasportare olio e acqua vengono traslati sulla bottiglia della nostra birra. Questa operazione è un modo innovativo di liberare la cultura dai vincoli classici della musealizzazione e farla girare tra le mani di chi gusta la bevanda. È la sintesi che accorda cultura autoctona ed estera, la vista con il gusto. Il nome dato è un chiaro riferimento ad un intercalare conosciuto dai pisticcesi, come viene spiegato sull’etichetta. 

La terza storia riguarda il contenuto. La Ciubbà-Beer appartiene alla famiglia delle “American Porter”: versione artigianale e moderna delle storiche birre inglesi, adottate dagli Americani. È l’unica birra che non è frutto di evoluzione naturale ma, dopo essere stata creata a tavolino, fu brassata agli inizi del 1700. All’epoca viene descritta con questi effetti”… in molti locali viene venduta una bevanda nera, lo straniero che la assaggia prova una scossa improvvisa ed elettrica come quella che attraversa uno spaniel quando esce dall’acqua, (W.IL.Tizard, Theory and Practice of Brewing, London, 1857). Lo stile, aperto a differenti interpretazioni, la differenziano dalle tradizionali e classiche birre chiare. È una birra scura dal carattere complesso, impartito dai malti tostati, dal grado alcolico medio con un profilo gustativo che va dal caffè al caramello. Il dolce del malto Chocolate è bilanciato con il retrogusto amaro dei luppoli; di alta fermentazione, risulta densa e delicata. Non è filtrata: mantiene tutti gli aromi dei sette malti. Non è pastorizzata: non viene sottoposta a trattamento termico. È una “birra viva” in cui i lieviti non subiscono il trauma della cottura. Questa birra è un paradosso del gusto quando il dolce incontra l’amaro; è una birra da meditazione davanti a cui si parla di arte e tradizione, si rinsaldano vincoli di amicizia e se ne intrecciano di nuove.

Così iniziano le storie! E che la nostra storia sia la storia di un prodotto che nasce nell’amicizia con tutti quelli che decidono di gustarla. E se così non fosse … Ciubbà, beviamoci su!

Jp2